Sono una persona dall’indole organizzata e razionale, ed assecondare la propria natura è fondamentale per instaurare buone abitudini. Se cerchi di acquisire una buona abitudine che va contro a quello che sei ed ai tuoi valori, stai certa che fallirai e sarà frustrante.
E siccome nessuno ama la frustrazione in questo blog sulle buone abitudini, mi piacerebbe darti dei consigli che ti permettano ogni giorno di raggiungere dei piccoli, e meritati, successi.
Se ti stai avvicinando alla pratica del journaling, potresti avere sempre il dubbio su cosa scrivere. A meno che tu non scriva per lavoro, o passione, è probabile che i tuoi ultimi esperimenti di scrittura risalgano alle superiori o all’università, attraverso temi e tesine. All’epoca dovevi scrivere ciò che ti veniva richiesto o quello che era oggetto della traccia ricevuta. Il risultato? Ora di fronte al foglio bianco senti l’obbligo di apparire brillante o competente.
Ma quando tieni un diario personale dovresti sentirti libera da qualsiasi imposizione, proprio perché si tratta di qualcosa di estremamente personale.
Al che potresti dirmi “Certo Laura ma io non so proprio da dove iniziare e da cosa scrivere”, ed io lo capirei perfettamente. Immagina di sederti davanti al tuo diario la mattina appena alzata o la sera dopo una giornata faticosa e metterti a scrivere l’intero “reportage” della tua vita, strizzandoti le meningi per rievocare tantissimi fatti, pensieri e considerazioni che nella tua testa, fidati, non hanno una disposizione lineare.
Per non perderti nel groviglio dei tuoi pensieri, potresti aver bisogno di una traccia già battuta, di un percorso tracciato che ti consenta di mettere in ordine le tue idee senza perderti al loro interno.
Qual è questo percorso battuto? Un elenco di promt ossia una lista di suggerimenti per la compilazione del journal che semplifichino questa abitudine.
Come detto sopra, essendo una persona organizzata, ho deciso di organizzare la mia pratica del journaling secondo una lista di domande predefinite. Te le propongo qui di seguito con una breve spiegazione del perché ho scelto queste domande e quali sono i loro obiettivi.
Cose imparate
Una riga per fare il punto su cosa ho imparato il giorno prima. Può trattarsi di qualcosa di lavorativo (l’utilizzo di un software…), qualcosa che ho imparato da qualche libro di crescita personale che sto leggendo, qualcosa che ho capito su me stessa come situazioni che mi “attivano” oppure situazioni che il giorno prima ho imparato a gestire.
La domanda “Cose imparate” mi permette di tenere traccia dei miei progressi professionali, emotivi e relazionali.
E se il giorno prima non hai imparato niente di memorabile? Pazienza!
Grazie perché
Questa è la classica domanda da diario della gratitudine. Spesso siamo così assorbiti dalla negatività e dal risentimento che ci dimentichiamo di tutte le cose belle che ci circondano e di cui poter essere grate.
La domanda “Grazie perché” implica prendersi regolarmente del tempo per riflettere sugli aspetti positivi della propria vita e annotare le cose per cui si è grati. Questa semplice pratica può avere effetti profondi su vari aspetti del tuo benessere. Riconoscendo le benedizioni e i momenti di gioia, sposti la tua attenzione verso il positivo, favorendo una visione ottimistica e migliorando il tuo benessere mentale. Non solo riduce lo stress reindirizzando la tua attenzione lontano dalle preoccupazioni, ma rafforza anche le relazioni esprimendo gratitudine verso gli altri, riconoscendo il loro sostegno e gentilezza. Inoltre, coltiva la resilienza aiutandoti a concentrarti su ciò che sta andando bene, anche nei momenti difficili, migliorando così i tuoi meccanismi di coping.
Obiettivi oggi
Come potrai immaginare è una breve lista di obiettivi da portare a termine nella giornata odierna. Solitamente ci inserisco obiettivi di cura della persona (fare una maschera viso, applicare il kinesio taping, fare la manicure), obiettivi di gestione della casa (sistemare il terrazzo, fare bucato…) ed obiettivi di studio e lettura. Le abitudini forgiano la nostra identità, quindi se io voglio essere (per esempio) una persona studiosa o una lettrice regolare, grazie a questo promt verificherò che tra le mie abitudini ed obiettivi giornalieri ci siano sempre dei task legati a questi tipo di identità (lettrice, studiosa).
Obiettivi ieri
È il promt in cui tengo traccia degli obiettivi del giorno prima. Ho fatto tutto quello che avevo programmato? Perché qualcosa non è andato in porto? Mi è mancato il tempo? Mi è mancata la voglia? Se mi è mancata la voglia qual è il motivo?
Questo task mi permette di tenere traccia di come porto avanti le mie giornate andando ad apportare, quando serve, mini accorgimenti di produttività.
Affermazioni
A questo punto scrivo sempre tre affermazioni altamente motivanti per essere sempre una persona costate. Questi statement sono:
- La costanza è meglio della perfezione
- Fatto è meglio che perfetto
- Il meglio è nemico del bene. Una frase di Voltaire dell’opera Candido. Ma cosa significa? La fissazione che per perseguire un obiettivo o per fare qualsiasi cosa dobbiamo trovarci in una situazione perfetta ed idilliaca, ovvero agiamo solo quando pensiamo che sia il “momento giusto” ci porta inevitabilmente alla procrastinazione all’inazione ed ad inutili stress.
Dopo queste affermazioni, che a differenza del resto del diario scrivo in stampatello perché siano più incisive mi dedico ad alcune “righe libere”. Alcune righe scritte di getto in cui mi abbandono al flusso di pensiero più spontaneo possibile. Scrivere anche solo una riga al giorno è il metodo più facile per avvicinarsi alla pratica del journaling.
Ed in queste righe libere che puoi ascoltare il tuo dialogo interiore. Come parli a te stessa? Ti critichi o sei gentile e compassionevole?
Che ne dici di questo articolo? Hai trovato qualche spunto valido per la tua pratica del journaling? Se hai qualche domanda fammele pure nei commenti, sarò contenta di risponderti.